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Aprassia costruttiva.
TEST DI VALUTAZIONE DELL’APRASSIA

- Copiatura di disegni di figure geometriche (Arrigoni e De Renzi, 1964; Spinnler e Tognoni, 1987; Wechsler, 1945, 1987).
Stimoli e compito: vengono date da copiare alcune figure geometriche semplici o di media complessità (alcune sono tratte dalla scala Binet).
Popolazione con cui è utilizzabile: i dati disponibili riguardano la somministrazione ad adulti ed anziani.
Somministrazione: individuale.
Punteggio: globale, basato sulla somma dei punteggi ponderati attribuiti a ciascun disegno copiato.
Manuale (pp. 97-99, in Spinnler e Tognoni, 1987): dà indicazioni per la somministrazione e la valutazione. Riferisce le verifiche compiute su un campione di 321 soggetti italiani. Propone un modello statistico ottimale per l’interpretazione dei punteggi in funzione dell’età, della scolarità e del sesso.
Attendibilità al retest: r = 0,37 su un campione di 35 soggetti.
Validazione: vengono date indicazioni sulle differenze tra punteggi medi in funzione dell’età, della scolarità (in ambedue i casi le differenze di rendimento sono statisticamente significative oltre il livello p=1%) e del sesso (queste ultime non sono statisticamente significative).
Norme: si fa riferimento a una standardizzazione peculiare, in dieci classi di punteggi. Vengono comunque riportati valori medi e deviazioni standard sul totale del campione, il che rende facile il calcolo di norme in vari tipi di punti standard di uso corrente.
Per la somministrazione del test di copiatura di disegni di figure geometriche, viene anche usato il subtest di Riproduzione Visiva della WMS.

- Cube Imitation Test (Ricostruzione di figure bidimensionali) Test standardizzato e tarato da Benson e Barton (1970).
Viene richiesto al soggetto di riprodurre una certa figura disponendo nelle giuste relazioni spaziali alcuni bastoncini tutti uguali tra loro (Rieger, 1909).

- Cube Imitation Test (Copiatura del disegno di un cubo) Si chiede ai soggetti di disegnare un cubo tenendo il modello davanti.
Punteggio: si attribuisce una valutazione globale, qualitativa tenendo conto degli studi riportati in letteratura che indicano una differenziazione tra disegni effettuati da cerebrolesi sinistri e quelle effettuati da cerebrolesi destri.
1. Cerebrolesi sinistri: disegni più poveri e meglio organizzati ( Piercy M. et all, 1960); tendenza a semplificare i disegni e mettere eccessivi angoli retti nella copia del cubo, comunque mantenendo l’organizzazione spaziale (Warrigton E.K. et al.,1966); copia semplificata anche fino al disegno di un semplice quadrato (ArrigoniG. e De Renzi E., 1964); semplificazione del disegno e riduzione dei dettagli, pur conservando la disposizione spaziale originale (Gainotti e Tiacci,1970).
2. Cerebrolesi destri: disegni più ricchi e meno organizzati (Piercy et al.,1960); “Diagramma esploso”, cioè difficoltà nell’organizzazione spaziale ed incapacità di accostare correttamente le parti che costituiscono il disegno (Warrington et al., 1966); errori grossolani nel disporre spazialmente le parti del disegno (Arrigoni e De Renzi, 1964); disegni con orientamento sbagliato e con elementi disposti in confusa relazione reciproca (Gainotti e Tiacci,1970).

-Disegno con cubetti (Wechsler, 1974).
Si chiede al soggetto di comporre un disegno utilizzando le facce colorate di cubetti. Si danno al soggetto dei cubi con le facce dai diversi colori e modelli di disegni geometrici da riprodurre con i cubi stessi. Questo test , ritenuto costruttivo, pu" in realtà essere un test multifattoriale in cui sono implicate funzioni attentive, percettive, motorie e di intelligenza visuo-spaziale; esso infatti, richiede abilità nella percezione di forme, capacità di soluzione di problemi, integrazione visuo-motoria, rapidità nell’esecuzione. E’ una variante della prova di disegno con i cubi di Kohs (Kohs, 1923), ritenuta, anche da sola, una buona misura d’intelligenza generale e rilevativa di lesioni organiche.

- Figura complessa di Rey (Rey, 1942, 1968b).
Copiatura e/o riproduzione di un’unica figura complessa.
Le riproduzioni possono essere valutate qualitativamente, con riferimento a una “scala di prodotti”a otto livelli (Osterreith, 1944; Rey, 1968b), oppure contando il numero di elementi correttamente riprodotti. Il manuale dell’edizione italiana contiene norme in centili calcolate su un campione di 270 soggetti senza patologie neurologiche esaminati nel 1959, stratificato per età.
Dati su soggetti italiani affetti da patologie neurologiche o psichiatriche sono reperibili nella letteratura specializzata (Priora, Brameri, Massobrio, 1973; Guercio e altri, 1978; Brameri e altri, 1980).