Il sistema
per distinguere gli effetti specifici di un
trattamento da quelli aspecifici, é
proprio quello di ricorrere al disegno "A
B incrociato".
Questo modo
di procedere prevede semplicemente che si
divida il materiale su cui si intende riabilitare
il paziente in due porzioni, A e B, per le
quali la prestazione si é dimostrata
inficiata in modo equivalente al momento della
partenza dello studio.
Si procede
poi a riabilitare la sola porzione A per un
determinato periodo di tempo. Alla fine di
questo periodo si potrà constatare
se la prestazione alla porzione A é
migliorata. In caso affermativo, probabilmente,
il trattamento é stato efficace. Ma
il perché lo si ricava osservando la
prestazione per la porzione B. Se non é
migliorata quanto la prestazione alla porzione
A, la differenza é dovuta al trattamento
specifico.
L’eventuale
miglioramento in B rispetto al momento di
partenza é la misura dell’efficacia
generica. Si procederà poi a riabilitare
la porzione B, lasciando stare la porzione
A, per un certo tempo. Se il trattamento é
efficace e duraturo, alla fine le prestazioni
in A e B dovrebbe essere equivalente e a un
livello superiore rispetto all’inizio
del trattamento.
In conclusione,
ogni terapia deve essere ben studiata, e ben
studiata deve essere la sua efficacia. Deve
esserci un controllo su questa efficacia e
occorre identificare con cura gli effetti
reali.
La terapia
per essere efficace deve essere il più
possibile precoce, intensa e prolungata. Non
é ammissibile fornire prestazioni terapeutiche
saltuarie. Lo scopo globale della terapia
é quello di risolvere per quanto possibile
la disabilità del paziente rispetto
al suo ambiente di vita.
Centro di
Psicologia e Neuropsicologia
Via Borgone, 57 - 10139 Torino
Tel. 011-19592711 Fax 011-19790175
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