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Cefalea a grappolo atipica
VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Il presente documento è coperto da segreto professionale. L’acquisizione mediante lettura e la divulgazione a fini non strettamente sanitari del contenuto di questa relazione senza autorizzazione del paziente o del suo tutore costituiscono reato.

SIG.RA  F. D.                 aa 44                   sesso: F                      Scolarità: 13 aa

ANAMNESI
: dal 1995 in seguito a cefalea a grappolo atipica (cefalea cronica), comparsa di disturbi dell’umore e dell’ansia, notevolmente peggiorati negli anni successivi in concomitanza della comparsa di un adenoma surrenalico dx.
Attualmente lamenta difficoltà attentive, facile distraibilità, deficit mnesici soprattutto relativi ad episodi della propria vita. Dal 2000 ridotta accettazione della propria malattia e dello stato di “malattia cronica”.


COLLOQUIO CLINICO
: la paziente si presenta vigile e collaborante, ben orientata nel tempo ed abbastanza orientata nello spazio; l’eloquio è fluente. Emergono sintomi depressivi ed ansia. Dal colloquio clinico emerge una non accettazione della propria malattia; quest’ultima, infatti, come riferito dalla paziente, ha sconvolto la sua vita, costringendola ad abbandonare le attività per lei piacevoli, specialmente attività sportive, a causa della sua facile affaticabilità e perdita di energie. Per lo stesso motivo ha scelto anche di lasciare il proprio lavoro nel 1997. In seguito alla sua malattia, ha anche iniziato a mangiare molto, aumentando di peso (dal 1997 a metà 1998 è ingrassata di 15 Kg; da metà 1998 a luglio 2000, è ingrassata di altri 25 Kg).
Riferisce di essere diventata violenta e di aver picchiato anche il marito, pentendosene e vergognandosi subito dopo.
Durante il colloquio fa presente l’iter affrontato per giungere alla diagnosi di adenoma surrenalico, riferendo di aver vissuto questo percorso come una “via crucis”. Alla stanchezza di questo lungo percorso si associa la delusione per la difficoltà nel giungere, ora, ad una conclusione dell’iter terapeutico, dicendo che una volta operata pensava di risolvere completamente il suo problema, invece, non è accaduto ciò che si aspettava; emergono quindi aspettative deluse.
Riferisce, inoltre, difficoltà di concentrazione, deficit mnesici, che definisce come “buchi di memoria”. Riferisce, però, minori difficoltà nella memoria semantica rispetto a quella episodica autobiografica, rispetto alla quale dice di avere ricordi “sfumati” che riesce però a recuperare dalla memoria a lungo termine se le vengono forniti suggerimenti circa episodi passati.
Dal colloquio emerge che attualmente non ha più comportamenti violenti, e riferisce di essere depressa e di aver perso la “gioia di vivere”, ma non la “voglia di vivere”.
Non ha mai fatto un trattamento farmacologico per la cura della depressione; sembra abbastanza disponibile ad intraprendere una eventuale psicoterapia in caso l’eventuale trattamento farmacologico che le verrà prescritto, non porti alla risoluzione del suo problema.

Nella tabella seguente sono riportati i valori ottenuti dal paziente alla batteria di test somministrati, facendo riferimento ai punteggi grezzi, ai punteggi corretti per età e scolarità (PC) ed ai punteggi equivalenti (PE). Sono, inoltre, indicati i valori normativi di riferimento e l’esito dei test.

TEST ESEGUITI PUNTEGGIO NORMA ESITO
Screening
MMSE 29 24 Norma
Attenzione
CLARIDGE 9 9 Norma
TEST MATRICI ATTENTIVE 55 P.C.= 46,75 P.E.= 3 53,54 (d.s. 6,76) Norma
Memoria
DIGIT SPAN diretto = 6 P.C.= 5,5 P.E.= 4 inverso = 4 diretto = 6 (media) Inverso = 5 (media) Pienamente nella norma Norma
REY MEMORY TEST MBT = 48 PC= 41,8 PE= 4 MLT = 11 PC= 9,1 PE=4 MBT =28,53 MLT = 4,69 Pienamente nella norma Pienamente nella norma
MEMORIA DI PROSA 11,6 P.C.= 9,85 P.E.= 2 13,32 (d.s. 2,65) Ai limiti della norma
Apprendimento
SUPRA-SPAN CIFRE 6 < 19 tentativi Norma
Linguaggio
FLUENZA VERBALE FONEMICA (Novelli et al.) 38 P.C.= 33 P.E.=4 33,96 (d.s. 9,14) Pienamente nella norma
FLUENZA VERBALE SEMANTICA (Novelli et al.) 42 P.C.= 37 P.E.= 3 40,62 (d.s. 7,78) Pienamente nella norma
Ansia e Depressione
STAI (forma Y) Ansia di stato = 40 Ansia di tratto = 52 38,69 (d.s. 9,77) 37,95 (d.s. 9,53) punto z = 1,47 Norma Ai limiti inferiori della norma
HAMILTON DEPRESSIONE 18 13 Depressione lieve


Conclusioni: dalla valutazione neuropsicologica effettuata non si rileva deterioramento cognitivo e neppure deficit cognitivi specifici. Tutte le funzioni cognitive esaminate (attenzione sostenuta uditiva , attenzione selettiva visiva, memoria di cifre, memoria verbale a breve e a lungo termine di materiale semanticamente organizzato e non, apprendimento di cifre, fluenza verbale e capacità di accesso al lessico), risultano nella norma, anche se si riscontra una prestazione medio-bassa nella memoria verbale di materiale semanticamente organizzato, prestazione, comunque, non indicativa di deficitarietà.
Dalla valutazione neurocomportamentale, emerge un’ansia di stato nella norma, ma una ansia di tratto al limiti della deficitarietà, ed una lieve depressione caratterizzata da sintomi quali irrequietezza, atteggiamento apprensivo, sintomi somatici generali, perdita della libido, variazioni diurne dei sintomi che risultano più gravi al mattino.

Dott.ssa  Claudia Iannotta
(Psicologa - Ipnologa - Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale -
Perfezionata in Neuropsicologia e Psicodiagnostica Forense)