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MASTER ANNUALE DI II LIVELLO:
LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
NELL'ADULTO E NELL'ANZIANO

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Test Neuropsicologici
Selezione, Somministrazione, Registrazione e Scoring

Selezione:

  • nessun test neuropsicologico è una misura pura di una specifica funzione o processo cognitivi
  • ciascun test neuropsicologico attiva molteplici abilità cognitive
  • i test di memoria ed esecutivi operano anche su una funzione neuropsicologica strumentale
  • non è possibile misurare una funzione cognitiva somministrando uno o due test
  • l’individuazione di un deficit cognitivo deve avvenire sempre attraverso l’analisi multidimensionale delle prestazioni ad una batteria di test costruita man mano in base alle prestazioni individuali

Criteri di selezione dei test di screening

  • Sede della lesione cerebrale: corticale\sottocorticale, emisfero sn\dx, focale\diffusa

  • Natura\ eziologia della Malattia: vascolare, traumatica, degenerativa, tumorale, dismetabolica

  • Tempo intercorso dall’esordio \ Fase della malattia: acuta, post acuta, esiti oppure stato evolutivo iniziale-intermedio-terminale

Tipo di decorso della malattia: progressivo, cronico, verso il recupero.

  • Età, Scolarità e Caratteristiche socioculturali del paziente

  • Motivo dell’esame

Test di approfondimento

  • in base ai risultati dei test di screening l’utilizzo di batterie precostituite onnicomprensive è dispendioso e aspecifico

Procedure di Somministrazione:

  • I manuali dei test forniscono procedure standard alle quali attenersi rigorosamente al fine di ricavare un punteggio standardizzato
  • Si modifica la procedura e quindi la standardizzazione dell’osservazione, per ottenere ulteriori informazioni:
  • si concede più tempo
  • si modifica la modalità di risposta
  • si allerta l’attenzione
  • si ripete
  • si forniscono ulteriori spiegazioni
  • si chiede di riconsiderare la risposta
  • si suggerisce


Registrazione:

  • La risposta "standardizzata"
  • Il tempo impiegato
  • Gli errori autocorretti
  • Le risposte perseverative
  • L’inchiesta dell’esaminatore
  • Le facilitazioni
  • Le risposte successive
  • L’attenzione
  • La risposta catastrofica


Scoring:

  • La prestazione del paziente ad un test viene trasformata attraverso le procedure di scoring in un dato quantitativo

  • A ciascuna risposta del paziente all’item stimolo viene attribuito un punteggio

  • i punteggi possono essere dicotomici oppure assegnati su scala ad intervalli o su scala ordinale

  • il punteggio può essere costituito anche dal tempo impiegato ad elaborare la risposta (raramente è una combinazione)

  • la sommatoria dei punteggi di ciascun item, costituisce il punteggio grezzo del test.

Trasformazione Statistica

  • per confrontare il punteggio del paziente con quello del gruppo di riferimento, trasformare i punteggi grezzi in punteggi standardizzati, punti z o ranghi percentili

  • i manuali dei test di solito dispongono di appropriati ranghi percentili distribuiti per età e di tabelle gia predisposte per la trasformazione in punti standard.

  • per i test che non dispongono di un manuale, i dati normativi (disponibili nella pubblicazione scientifica) sono espressi in medie e deviazioni standard per gruppi di età.

  • età e scolarità incidono in modo significativo sulla distribuzione dei punteggi; dovrebbero essere adottate procedure di correzione.

PUNTO Z

  • si ricava lo scarto dalla media del punteggio del paziente dal gruppo di controllo di riferimento

z = p. grezzo - Media

deviazione standard

  • considerando la coda negativa della distribuzione normale si considera patologico un punteggio inferiore a due deviazioni standard dalla media, perché tali punteggi possono essere presenti solo nel 2% della popolazione

  • tenendo conto dell’errore standard di misura si possono accettare come patologiche anche prestazioni inferiori
  • I test neuropsicologici spesso non hanno una distribuzione normale dei punteggi 
  • i test, essendo designati alla misurazione del deficit, hanno una concentrazione degli item nei range più bassi; una prestazione normale avrà un punteggio elevato (effetto soffitto)
  • Quando i punteggi non sono distribuiti in modo normale è preferibile il confronto con i percentili. 

Percentili

  • Il punteggio grezzo viene confrontato con quello corrispondente alle diverse fasce della distribuzione in percentili.
  • Si considera deficitaria una prestazione che cade al di sotto del 5° percentile.
  • I ranghi percentili sono basati sulla reale distribuzione dei punteggi, che può essere diversa da quella normale
Analisi dei risultati

  • Nell’interpretazione dei processi cognitivi, preservati o compromessi, il punteggio di un test non sostituisce mai l’osservazione, ma può costituire l’inizio della fase diagnostica. 
  • Considerando la coda negativa della distribuzione normale un punteggio, indicativamente può essere classificato:

Normale 0-1ds dalla media º 18°-50° percentile

Borderline 1-2 ds dalla media º 16°-3° percentile

Deficitario 2-3 ds dalla media º 2°-.01°percentile

Gravemente deficitario >3 ds dalla media

  • Il risultato del test va valutato in riferimento alla distribuzione dei punteggi del gruppo normativo e all’attendibilità del test.
  • I test ed i loro punteggi si riassumono in una tabella.

PROFILO NEUROPSICOLOGICO

  • Il processo diagnostico può iniziare con l’analisi dei punteggi più bassi al fine di individuare la medesima funzione cognitiva o processo deficitari.
  • Successivamente si determina l’area in cui sono state ottenute le migliori prestazioni.
  • L’interpretazione non va MAI eseguita test dopo test, ma deve essere un quadro coerente di tutti i risultati.
  • Centrale è l’analisi dei processi cognitivi che sono implicati nell’esecuzione di una abilità e di una prestazione deficitaria
  • Si devono rilevare associazioni e dissociazioni nei deficit evidenziati, che vanno confrontate con i modelli teorici cognitivi,
  • Si giunge ad una ipotesi finale, da verificare e supportare con l’osservazione, l’intervista e l’evidenza neuroanatomica, e che possa dare origine all’individuazione di una sindrome neuropsicologica

 

Integrazione dei dati dell’assessment

  • sviluppo dell’attuale profilo di funzionamento neuropsicologico
  • previsione del potenziale di adattamento e funzionamento dell’individuo
  • restituzione al paziente e alla famiglia
  • integrazione del progetto riabilitativo
  • eventuale programma di riabilitazione neuropsicologica

L’assessment neuropsicologico a cosa serve?

  • fornire al paziente ed alla famiglia indicazioni sulle abilità compromesse e su quelle residue, per potere riadattare in modo congruente le aspettative e gli obiettivi per il futuro, nonché le strategie di compenso
  • completare la diagnosi neurologica, supportandone la diagnosi differenziale 
  • sviluppare un programma di riabilitazione cognitiva/neuropsicologica
  • completare il progetto riabilitativo integrato 
  • a fini legali
  •  

A chi serve?

  • al paziente e alla famiglia 
  • al Medico e all’Equipe Riabilitativa
  • alla Scuola 
  • ai Servizi di Inserimento Lavorativo

Dott.ssa Silvia Toniolo
Ospedale di Riabilitazione San Giacomo
Servizio di Neuropsicologia
Ponte dell’Olio, Piacenza
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