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I disturbi del sonno
DISTURBI DI INIZIO E MANTENIMENTO DEL SONNO (DIMS)

Il termine "insonnia" deriva dal latino insomnia che significa letteralmente "mancanza di sogni". Nel linguaggio comune esso indica una durata del sonno insufficiente e/o una continuità del sonno alterata da risvegli. Le registrazioni condotte nei laboratori del sonno durante gli ultimi trenta anni hanno però evidenziato come non sempre ad un disturbo percepito soggettivamente, per quanto riguarda durata e continuità del sonno, corrispondano effettivamente differenze dalle stesse caratteristiche in soggetti che non lamentano alcun disturbo; per cui nella definizione di insonnia va tenuto conto di un livello obiettivabile, che fa riferimento alla difficoltà ad addormentarsi e a mantenere una continuità del sonno, e di un livello soggettivo, che si riferisce ad una insoddisfacente qualità del sonno. Questo ultimo aspetto non trova necessariamente conferma nelle valutazioni obiettive (i.e. la registrazione poligrafica del sonno nei laboratori) con una riduzione degli stadi del sonno più profondo, dipendendo spesso semplicemente da uno scarto tra quanto rilassante, riposante e ristorativo ci si attende debba essere il sonno e quanto effettivamente esso lo è.

L'insonnia rappresenta senza dubbio il disturbo del sonno più frequente negli Stati Uniti e nei paesi dell'Europa occidentale. Ricerche epidemiologiche hanno evidenziato come circa un terzo della popolazione adulta del mondo occidentale soffre di insonnia, metà dei quali presentano un'insonnia cronica. L'insonnia presenta una relazione con l'età, il sesso, il livello culturale e socio-economico; è più frequente infatti con l'aumentare dell'età, nelle donne, nelle persone con un basso livello culturale e socio-economico. Queste correlazioni in realtà non devono indurre a ritenere che necessariamente sia presente una relazione causale, ma piuttosto invocano il ruolo di ulteriori variabili intervenienti non sempre definite dalla ricerca di laboratorio. Al contrario una relazione di tipo più causalistico è quella tra l'insonnia e la presenza di disturbi psicologici legati ad elevati livelli di ansia o di depressione.

L'insonnia può essere conseguenza di fattori diversi, psicologici, somatici, situazionali-ambientali e, a volte, anche della co-presenza di più fattori eziologici. In relazione all'assenza o presenza di un fattore ezio-patogenetico noto che riveste il ruolo di disturbo "principale", le insonnie possono essere suddivise in insonnie primarie e insonnie secondarie.