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Benton Visual Retention Test o BVRT
( Benton, 1955, 1972, 1974; Petris, 1981).

Test di valutazione della memoria visiva.

Stimoli e compito: figure geometriche da ricopiare o da riprodurre a memoria; l'edizione italiana è l'adattamento di quella statunitense del 1955 ed ha tre forme parallele (C, D, E), ciascuna composta di dieci stimoli; è nato come integrazione ai test clinici di memoria di cifre. Popolazione con cui è utilizzabile: bambini, adulti, anziani. Somministrazione: di solito individuale; è stata sperimentata la somministrazione collettiva con piccoli gruppi di soggetti normali (Bobele,1976). Il manuale consiglia quattro diverse modalità di somministrazione, ciascuna delle quali comporta norme statistiche differenziate: a. il soggetto osserva per 10 secondi la figura e la riproduce a memoria subito dopo; b. il soggetto osserva per 5 secondi la figura e la riproduce a memoria subito dopo; c. il soggetto copia la figura, che gli viene lasciata di fronte; d. il soggetto osserva per 10 secondi la figura e la riproduce a memoria dopo 15 secondi di intervallo. Punteggio: globale, basato sul computo delle figure correttamente riprodotte. Si possono formulare ipotesi diagnostiche specifiche tenendo conto anche del tipo di errori commessi. Valutazione complessiva: pu" tener conto anche della tipologia degli errori commessi (vedi guida per la siglatura in Petris, 1981), che sembra avere un buon valore diagnostico. Fondamenti teorici e/o clinici: il test di Benton è tipicamente connesso con lo studio delle agnosie visive (vedi Petris, 1981). Manuale: in aggiunta alla traduzione del manuale statunitense (Benton, 1972), si pu" utilizzare una monografia italiana (Petris, 1981). Nel manuale si trovano informazioni essenziali ed indicazioni per la somministrazione e la valutazione. La monografia riferisce le verifiche compiute dall'autore e da altri, su piccoli campioni di adulti normali, ragazzi normali, soggetti con patologie neurologiche. Vengono dati esempi di risposte tipiche di soggetti normali e patologici. Attendibilità: gli indici di omogeneità degli stimoli calcolati da autori italiani per le forme Ce D del test, modalità di somministrazione C, hanno una mediana intorno a r = 0,70; il parallelismo delle forme è buono (Weiss, 1974; Petris, 1981). Validazione: le prestazioni al test sono tanto migliori quanto più alta è l'età (fino all'età adulta) e la scolarità, il che significa che un modesto rendimento al test pu" dipendere non solo da fattori neurologici, ma anche ambientali o evolutivi. Al di là del punteggio globale, alcuni tipi di errore sembrano specifici, rispettivamente, delle prestazioni di adulti normali, bambini normali o cerebrolesi (Petris, 1981). L'analisi fattoriale compiuta su un piccolo campione italiano, eterogeneo per età (Cristante e Petris, 1977), pu" incoraggiare all'uso sperimentale del test (con soggetti normali) come prova sia di memoria spaziale, sia di comprensione di rapporti spaziali. La monografia dà indicazioni per l'utilizzazione del BVRT congiuntamente ad altri test ("Gettoni", "Crocette") per diagnosi differenziali nell'ambito di lesioni cerebrali. Norme: il Manuale riporta dati sulla popolazione statunitense del 1949, inutilizzabili. La monografia contiene dati sui campioni italiani di validazione (vedi anche Cristante e Petris, 1976)